La crescente popolarità degli alimenti arricchiti con prebiotici, comprese le bibite gassate, solleva una domanda fondamentale per chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile (IBS): questi prodotti possono effettivamente esacerbare i sintomi invece di migliorare la salute dell’intestino? Sebbene i prebiotici offrano potenziali benefici alimentando batteri intestinali benefici, un’assunzione eccessiva, in particolare attraverso fonti elaborate come le bibite gassate, può portare ad un aumento di gas, gonfiore e disagio, tutti segni comuni dell’IBS.
Cosa sono i prebiotici e perché sono importanti?
I prebiotici sono fibre non digeribili che fungono da cibo per i batteri buoni nell’intestino. Queste fibre, presenti naturalmente in alimenti come patate, fagioli, asparagi e mele, promuovono un microbioma intestinale sano, vitale per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.
Tuttavia, la differenza fondamentale sta nella quantità di fibra prebiotica che consumi. Una singola soda prebiotica può contenere fino a 9 grammi di fibre, circa un terzo della dose giornaliera raccomandata per gli adulti. Questa dose concentrata può sovraccaricare il sistema digestivo, soprattutto nei soggetti sensibili alle fibre fermentabili.
In che modo le fibre influenzano l’IBS: un equilibrio delicato
La ricerca suggerisce che aumentare l’assunzione di fibre di origine vegetale può migliorare la diversità dei batteri intestinali. Tuttavia, per le persone con IBS, questo non è sempre semplice. Il tipo di IBS che hai è importante in modo significativo:
Chi soffre di IBS-D (con diarrea predominante) spesso ha una tolleranza inferiore* ai prebiotici.
Chi soffre di IBS-C (con costipazione predominante) può trarre beneficio* dalla fibra prebiotica, ma anche in questo caso la moderazione è fondamentale.
Le bibite prebiotiche offrono una scorciatoia comoda ma rischiosa. Facilitano il consumo eccessivo di fibre senza l’effetto rallentante naturale del consumo di cibi vegetali integrali.
Il problema con le bibite prebiotiche
Non tutte le bibite prebiotiche sono uguali. Alcuni contengono alti livelli di zucchero, che possono peggiorare in modo indipendente i sintomi dell’IBS. I diversi ingredienti e il potenziale di un eccessivo apporto di fibre fanno sì che gli effetti differiscano da persona a persona.
Secondo Melissa Boufounos, nutrizionista sportiva, “Non tutti i tipi di prebiotici sono ben tollerati dalle persone con IBS… Ma per alcuni, potrebbe essere possibile aumentare lentamente l’assunzione di prebiotici in modo tollerabile senza innescare sintomi”.
Il risultato finale
I prodotti arricchiti con prebiotici sono relativamente nuovi e sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i loro effetti a lungo termine. Per quelli affetti da IBS, procedere con estrema cautela. Se scegli di consumare bibite prebiotiche, inizia lentamente e monitora attentamente i sintomi.
In definitiva, l’approccio più efficace rimane una dieta equilibrata ricca di alimenti vegetali interi e non trasformati. Dare la priorità all’aumento graduale delle fibre provenienti da fonti naturali è molto più sicuro che fare affidamento su prodotti prebiotici altamente trasformati.






























